lunedì 5 marzo 2012

Meglio un marò impiccato che un paese del terzo mondo offeso

Per il buonismo imperante è molto meglio che un marò venga impiccato che un paese del terzo mondo venga offeso nelle sue prerogative. Dopo tutto i marò sono cattivi, è gente che fa il suo dovere nella difesa della Patria e quindi cattivi per definizione, i marò devono morire. Dopo tutto la loro tradizione risale all'esecranda Repubblica di Venezia, una Repubblica che la sinistra ha visto sempre con il fumo negli occhi perché riusciva a coniugare un sistema di governo composito e, almeno in parte democratico, con una grandissima prosperità.
Insomma, che i marò vengano impiccati dagli indiani, è questo che pensa la sinistra, pagheranno per tanti smacchi. E magari ci saranno i caroselli per le strade dei migranti che festeggiano la loro impiccagione.
Se questa è l'Italia in cui viviamo evidentemente è questo il paese che ci meritiamo: abbiamo perso la nostra spina dorsale e tutti si sentono in dovere di trattarci come immondizia.

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